sicilia vacanze

Sicilia vacanze: ogni angolo è poesia

Sicilia vacanze, cosa vedere

Sicilia vacanze, sono da sempre due parole che stanno vicine ed associate. Quanti di voi hanno da sempre desiderato trascorrere le proprie vacanze in Sicilia? Premettendo che questa sia un vero e proprio paradiso terrestre, abbiamo pensato che una guida potesse tornarvi utile per capire bene quali posti meritano di essere visitati (più di altri, perchè in realtà ogni angolo è poesia). Città, paesini, mare, monti e colline.

 

Terra di…

Spiagge bianche, di sabbia o rocciose, vigneti, vulcani, case e palazzi dallo stile barocco, profumo di agrumi e di pane caldo, andrebbe visitata tutta da cima a fondo, da angolo ad angolo.

Come sappiamo la Sicilia è ricca di isolette tutte da vedere e gustare: Pelagie, Eolie, Egadi, Pantelleria e Ustica. Le isole Eolie sono 7: Lipari, Salina, Vulcano, Stromboli, Filicudi, Alicudi e Panarea. Lipari è la più commerciale e base ideale per poter poi fare delle escursioni, anche giornaliere per visitare le altre isole. Delle Egadi, Favignana è sicuramente la regina.

 

I luoghi

Palermo, di sicuro, con le sue bellezze barocche ed il mare cristallino. Taormina raggiungete il gran canyon d’Italia: le gole dell’Alcantara, dove poter fare trekking fluviale. Dalla parte opposta scoprite la Riserva dello Zingaro o le saline di Trapani e Marsala. Stupenda e meritevole di sosta anche l’area archeologica della zona di Agrigento. Bellissima la Valle dei Templi, un luogo  fermo ad oltre 2000 anni fa ed immerso in uno scenario unico fatto di uliveti, mandorli e vigneti. Ed ancora la Scala dei Turchi di Realmonte.

Catania e il Parco dell’Etna meritano sicuramente un pò del vostro tempo; da qui per altro potrete raggiungere altre località, come Bronte con la sua fama per il pistacchio ed altri paesini davvero particolari. Siracusa e la splendida isola di Ortigia, colorata ed estiva. Ed ancora la Val di Noto e Marzamemi; Porto Palo e la sua isola delle correnti dove Mar Mediterraneo e Mar Ionio si incontrano e scontrano. Ancora San Vito Lo Capo e la Tonnara di Scopello.

Ricapitolando, anche per i siciliani che desiderano fare una gita fuori porta con i vostri bambini e la famiglia in generale, ecco alcuni dei posti che amiamo di più:

  • Erice
  • Scopello
  • Saline di Marsala
  • Levanzo
  • Tindari
  • Piazza Armerina
  • Gole di Alcantara

 

B&b Amarillo

Il soggiorno presso il nostro B&B vi permetterà di avere una base perfetta per le zone da scoprire. Noi siamo a vostra completa disposizione. Per prenotare il vostro soggiorno basta cliccare qui e inviarci un messaggio. Vi aspettiamo a braccia aperte!

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festa di san valentino

Festa di san valentino, una fuga per gli innamorati

Festa di san valentino e coccole d’amore

La storia

La festa di san valentino è dedicata ad un martire cristiano: Valentino da Terni, nato nel 196 d.c. considerato protettore degli innamorati. Valentino fu decapitato per mano di un soldato romano con l’accusa di aver celebrato le nozze , secondo la leggenda, mentre questi celebrava il matrimonio, i due sarebbero morti suggellando per sempre l’amore più puro.

Ma il collegamento con gli innamorati arriva in un secondo momento. Secondo una leggenda, egli ha donato a una  fanciulla che non aveva del danaro come dote per il suo sposalizio, cosi che questa potesse sposarsi. Questo è  il motivo che ha portato il santo a diventare il protettore degli innamorati.

 

 

La festa

A dar vita alla ricorrenza degli innamorati furono i benedettini; e piano piano si diffuse poi in tutta Europa.

Oggi la famosa festa di San Valentino viene celebrata quasi a livello mondiale. Rituale è lo scambio di “valentine”, e cioè dei classici biglietti d’amore. Solo in tempi più recenti lo scambio di biglietti è stato sostituito dallo scambio di regali. Fiori, gioielli, cioccolata e perchè no… anche viaggi e fughe d’amore!

 

Fuga d’amore a Palermo

Con questa festa alle porte siamo pronti a festeggiare. Quale migliore occasione per fare una fuga d’amore in Sicilia? Ecco cosa potreste fare per rendere questi giorni davvero indimenticabili a Palermo; qualche idea:

  • Colazione nel centro storico
  • Passeggiata nel porticciolo della Cala
  • Merenda guardando la splendida Cattedrale di Palermo
  • Concedervi una cenetta speciale a lume di candela

 

B&b Amarillo

Il soggiorno presso il nostro B&B vi permetterà di entrare in contatto con la realtà di quel luogo, con i suoi profumi, sapori, di conoscere gli abitanti della città e di godere delle nostre tradizioni. Solo soggiornando in un B&B potrete assaporare la vera essenza. Noi siamo a vostra completa disposizione. Per prenotare il vostro soggiorno basta cliccare qui e inviarci un messaggio. Vi aspettiamo a braccia aperte!

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mercato palermitano

Mercato palermitano, arte tra i vicoli

Mercato palermitano, un’istituzione per turisti e non

Il mercato palermitano è un luogo magico e altamente folkloristico, un mix tangibile di tradizioni antiche e accennate modernità. Ci sono diversi mercati che potremmo definire veri e propri pezzi di storia della città, situati nelle zone più antiche (a volte rovinose e per questo affascinanti). I mercati più famosi e visitati sono sicuramente:

  • La Vucciria
  • Il mercato del Capo
  • Borgo vecchio
  • Il mercato di Ballarò

Continuate a leggere questo articolo per scoprire le caratteristiche di ognuno di loro.

La Vucciria

Suoni, luci, colori, odori… un vero e proprio tuffo nel passato. E’ il mercato più antico della città che costeggia Piazza Caracciolo. Qui è possibile trovare di tutto, dalla carne al pesce, alla frutta fresca, ai cibi cotti. Un aspetto particolare della piazza sono le cosiddette ‘balate’, e cioè la pavimentazione, fatta con lastre di marmo. Anticamente il nome era Bucciria, prendeva il nome da Boucherie che in francese significa macelleria, proprio perchè vi sorgeva un macello. Solo in un secondo momento si aggiunse alla vendita di carne anche quella di altri alimenti, che le conferiscono il tipico aspetto super colorato.

Fonte Pinterest

Il mercato del Capo

Nasce in epoca musulmana, e si estende lungo le vie Carini, Beati Paoli, Sant’Agostino e le Cappuccinelle. Ricco di bancarelle colorate e di voci calde dei venditori che si dilettano in rime simpatiche come poeti moderni. Carne, e pesci di grosso taglio la fanno da padrone anche qui.

Ballarò

Da Casa Professa ai bastioni di Corso Tukory. E’ il mercato più antico di tutti. Se vi piacciono le tipiche ‘abbanniate’, siete nel posto giusto. E’ possibile non solo fare una spesa di qualità, ma anche consumare cibi cotti, sul momento o da portare via: verdure cotte e fritti ben fatti. Il nome originario richiama quello di un principe indiano, in onore del fatto che i primi prodotti ad essere venuti qui sono stati spezie e prodotti indiani, appunto. Ha le stesse caratteristiche dei mercati già visti, solo che è quello meno frequentato dai turisti.

Fonte Pinterest

Il Borgo Vecchio

E’ l’unico dei mercati aperto fino a tarda notte, per questo, nel tempo è divenuto anche luogo di ritrovo e d’incontro serale, soprattutto per i ragazzi della zona.

Palermo

Palermo è una delle città più colorate, frenetiche, attive e multiculturali della Sicilia, ed è proprio nei mercati che è possibile toccare con mano tutti questi aspetti. Non dimenticate di inserire il mercato palermitano nel vostro itinerario!

Il soggiorno presso il nostro B&B vi permetterà di entrare in contatto con la realtà di quel luogo, con i suoi profumi, sapori, di conoscere gli abitanti della città e di godere delle nostre tradizioni. Solo soggiornando in un B&B potrete assaporare la vera essenza di quel luogo. Noi siamo a vostra completa disposizione. Per prenotare il vostro soggiorno basta cliccare qui e inviarci un messaggio. Vi aspettiamo a braccia aperte!

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Week end romantico

Week end romantico a Palermo

Week end romantico… fuga d’amore

Non desideri altro che concederti un week end romantico? Perché non scegliere come meta la storica, gustosa, affascinante Palermo? Se in estate il turismo è sicuramente maggiore, l’autunno sembra essere la stagione perfetta per visite e fughe d’amore… il turismo cala, la c’aria si fa più fresca e la città diventa ancora più suggestiva. Una città unica e variegata, con vicoli pieni di luce, piazze, ville e antichi palazzi nobiliari.

Organizzazione è la parola d’ordine

Per prima cosa è bene scegliere un b&b, ancora prima di partire, in modo tale da essere sereni e godersi il viaggio; se questo è ubicato nel centro storico della città, tutto sarà ancora più comodo. Scelto l’alloggio concentriamoci su cosa fare una volta giunti in città; sicuramente: mangiare! Il cibo è il fiore all’occhiello dell’intera Sicilia dove potrete gustare una serie infinta di squisitezze, tanto dolci quanto salate: dalla cassata, ai cannoli, alle arancine e pane e panelle, per arrivare a sfincioni e pesce fresco.

(Fonte Pinterest)

È un luogo tutto da scoprire! Cosa vedere?

Abbiamo scelto per voi alcuni dei luoghi imperdibili!

  • Piazza Castelnuovo, comunemente conosciuta come Piazza Politeama. Ammirate le bellezze uniche del teatro.
  • Via della libertà, via dello shopping di grandi firme, che si prolunga fino a Via Ruggero Settimo.
  • Il teatro Massimo; teatro più grande d’Italia e tra i più grandi in Europa. Visitate sale e gallerie e resterete a bocca aperta.
  • Villa Giulia ed Orto botanico, luoghi adiacenti l’uno all’altro. (Clicca qui per leggere un nostro precedente articolo dedicato a quest’ultimo e ad un evento speciale svoltosi qui quest’estate).
  • Mondello e Addaura. Se vi piace il mare ed amate i tramonti romantici, non potete non andare. Mondello è la zona balneare, la spiaggia della città. La seconda è una borgata palermitana a sud ovest di mondello. I tramonti visti da qui sono unici.
  • Le Chiese: la Martorana, la Cappella Palatina, Santa Maria dello spasimo, il Santuario di Santa Rosalia… la lista è infinita
  • Catacombe dei Cappuccini, un luogo impressionante e suggestivo
  • Piazza Quatto canti e Piazza Pretoria, quest’ ultima detta anche Piazza della Vergogna, per la nudità delle statue.

Palermo vi aspetta a braccia aperte ed anche noi!

Il B&B Amarillo è situato nel centro storico di Palermo, a due passi dal Teatro Politeama e dal Porto Turistico. Un antico palazzo nobiliare in stile Liberty costruito nel 1890, ospita una struttura completamente ristrutturata e moderna. Prenota subito la tua camera!

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cappella palatina palermo

Cappella Palatina Palermo, una bellezza araba-normanna

Palazzo Reale e Cappella Palatina Palermo

Se stai programmando una vacanza nel capoluogo Siciliano avrai sicuramente cercato “Cappella Palatina Palermo” su Google. Questo perché la Cappella Palatina è una basilica Patrimonio dell’umanità mondiale dell’UNESCO, che merita di essere visita se si è in visita a Palermo. Scopriamo insieme la storia.

Palermo Cappella Palatina

Palermo ha avuto un susseguirsi di diverse dominazioni che hanno contribuito a rendere unico il patrimonio artistico della città. Il Palazzo dei Normanni è uno dei monumenti che fanno parte del percorso arabo-normanno, costruito come residenza reale. Le varie dominazioni hanno lasciato al palazzo diversi elementi caratteristici. Si possono, infatti, distinguere gli stili delle diverse epoche, come l’epoca bizantino-araba e l’epoca normanna. Al primo piano del Palazzo si trova la famosa Cappella.

Mosaici Cappella Palatina Palermo

La Cappella Palatina a Palermo è la basilica che si trova all’interno del Palazzo dei Normanni, conosciuto anche come Palazzo Reale. La sua costruzione risale al 1129, commissionata dal re Ruggero II di Sicilia. La cappella è composta da tre navate, divise tra loro con delle colonne di marmo e granito, che sorreggono degli archi. Nella cupola e lungo tutte le navate, si trovano dei mosaici bizantini, tra i più importanti mosaici della Sicilia. Tutta la Cappella è un tripudio di mosaici, in perfetto stile bizantino. Sono raffigurate delle scene del Vecchio Testamento, scene del Nuovo Testamento, scene bibliche e il Cristo Pantocratore nell’abside centrale della Cappella.

Anche nelle pareti esterne sono presenti dei bellissimi mosaici che rappresentano, sotto forma di allegoria, la storia del regno Napoletano e del regno di Sicilia del XVIII secolo.

mosaici cappella palatina palermo

mosaici cappella palatina palermo

Cappella Palatina orari

A causa di eventi e matrimoni che si svolgono all’interno della cappella, gli orari possono subire delle variazioni. Nella maggior parte dei casi, però, gli orari e i giorni di visita sono:

  • Dal Lunedì al Sabato dalle 8:15 alle 17:30 (ultimo ingresso)
  • La Domenica dalle 8:15 alle 12:00.

Se state pensando di organizzare una vacanza in questa bellissima città, che offre tantissimi monumenti artistici, visitate il nostro sito per verificare la disponibilità di una camera, così da alloggiare nel cuore della città di Palermo.

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Palermo tra miti e leggende

Palermo una città sospesa tra curiosità, miti e leggende

Palermo una città sospesa tra curiosità, miti e leggende

Un week end diverso in giro a Palermo tra miti e leggende.

Palermo è una città che entra nel cuore e non si dimentica mai: per i colori del suo folklore, l’allegria e la bontà del suo cibo, le rinomate bellezze architettoniche. Potremmo girare per ore a Palermo, senza stancarci mai, ma scoprendo sempre nuovi vicoli ed infinite cose da vedere e rivedere. Ma la cosa che piace e affascina di più ogni anno centinaia di turisti e curiosi sono anche l’atmosfera e la dimensione di una città antichissima, sospesa tra personaggi leggendari, curiosità, miti e leggende.

La Madonnina dei centesimi

Passeggiando per il Capo, meta turistica per la sua splendida chiesa dell’Immacolata Concezioneoltre che per il rinomato mercatonotiamo una nicchia sulla facciata della chiesa dei SSQuaranta Martiri alla Guilla, il cui simbolo sacro è una statuetta della Madonna, donazione di un laboratorio artisticoLa Madonnina ha insita una sua specifica particolarità che unisce il “sacro ed il profano”: è stata realizzata fondendo ben 3.000 monete di centesimi di euro. La piccola statua ha preso il posto della corrispettiva effige in plastica. Il messaggio? Sicuramente quello di voler essere uno stimolo ad utilizzare e a vedere il lato utile e “buono” persino del denaro, simbolo materialistico per eccellenza.

La buca della salvezza

Nel cuore della Kalsa, sul fianco della chiesa di Santa Maria degli Angeli, detta la Gancia, si nota una buca. Proprio questa buca è stata protagonista del risorgimento italiano. Nell’aprile del 1860 i patrioti Filippo Patti e Gaspare Bivona, che avevano partecipato al moto rivoluzionario per precedere all’entrata di Garibaldi a Palermo, fallito il tentativo, si trovarono braccati all’interno della sotterranea cripta detta la Gancia. Proprio grazie a questa buca, e alla pietà popolare, Filippo Patti e Gaspare Bivona riuscirono a scappare alle milizie borboniche e mettersi in salvo. I due infatti, rifugiandosi in chiesa e fingendosi morti sotto alcuni cadaveri di altri patrioti, iniziarono a scavare un buco e, una volta realizzato il punto di contatto con l’esterno riuscirono ad uscire e scappare inosservati, grazie soprattutto ad alcune donne che attirarono verso di sé l’attenzione dei gendarmi fingendo una rissa secondo le migliori tradizioni popolari (le sciarre).

Il mistero della Monachella

Il Teatro Massimo Vittorio Emanuele è il più grande edificio lirico d’Europa, la cui costruzione risale al 1875, su di un’area dove precedentemente sorgevano la Chiesa delle Stimmate e il Monastero di San Giuliano. Secondo una antichissima leggenda, la demolizione degli edifici preesistenti causò la profanazione della tomba di una suora, cosa che originò la rabbia dello spirito, per via dell’interruzione del suo sonno eterno. Questo è il famoso spirito della Monachella e sarebbe stato avvistato sul palcoscenico, dietro le quinte e nei sotterranei. Addirittura, si racconta che chi non crede nel fantasma, inciampi in un specifico gradino del teatro, conosciuto come il “gradino della suora“.

La leggenda della Vecchia dell’aceto

Alla fine del XVIII secolo, nel quartiere della Zisa, visse Anna Pantò, morta per impiccagione il 30 luglio 1789 con l’accusa di veneficio e stregoneria. Dagli atti del processo, risulta che il suo nome reale fosse quello di Giovanna Bonanno, un personaggio famosissimo dell’epoca, avvolto tra leggenda e realtà, conosciuta come fattucchiera e nota soprattutto perché vendeva veleno alle donne, che volevano uccidere i propri mariti. La sostanza mortale era un misto di aceto e arsenico. Da qui il soprannome di “vecchia dell’aceto“, perché descritta come una mendicante anziana, di brutto aspetto, il cui unico scopo era guadagnare dalla vendita della tossina.

Il mistero delle scarpe appese

Passeggiando per le vie di Palermo può capitare anche di imbattersi in quella che potremmo pensare come un’opera d’arte moderna, o addirittura come un miraggio: scarpe da tennis, legate a coppia dalle stringhe, lanciate e penzolanti sul filo elettrico dell’illuminazione pubblica, a Piazza San Carlo alla Kalsa, a Ballarò e in via San Raffaele Arcangelo, a Villaggio Santa Rosalia.

Si tratta di un fenomeno importato dagli Stati Uniti, chiamato “shoefiti”, mix fra shoes, scarpe in inglese, e graffiti. Ancora oscuro ed ambiguo il suo significato, con interpretazioni sia positive e sia negative. Poco conta la tipologia o il colore delle calzature prescelte.

Alcuni lo legano alla malavita, attribuendogli il ruolo di segnalatore di luoghi di spaccio nei pressi. Altre, invece, gli danno un senso più esistenziale, come riti di passaggio o di raggiungimento di obiettivi importanti, o il passaggio verso qualcosa di importante.

Quelle scarpe appese ci ricordano comunque che a volte dobbiamo lasciarci sorprendere senza farci troppe domande.

Altri ancora addirittura attribuiscono allo shoefiti una valenza magica, nel senso che le scarpe servirebbero a tenere lontano dal luogo dove queste sono state appese, le energie negative o le entità malvagie.

Rimane aperto il dibattito attorno al reale significato delle “scarpe volanti”aldilà dell’impatto sul decoro urbano.

Se de le desiderate saperne di più su questa città così ricca di fascino, storia, folklore e curiosità, leggete qui e venite a Palermo, prenotando il vostro pernottamento presso la nostra struttura. Ci troviamo in una posizione strategica e privilegiata che vi consentirà di organizzare tutti i tour desiderati.

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cattedrale di palermo

Cattedrale di Palermo, l’intreccio tra oriente e occidente

Cattedrale di Palermo, un mix di culture e culto.

La cattedrale di Palermo è sicuramente un intreccio tra architettura occidentale e orientale.

Rappresenta alla perfezione le molteplici personalità che ha assunto il popolo siciliano attraverso i secoli.

Trasformata in moschea durante la dominazione Araba ne ha assunto i connotati facendoli propri e inglobandoli nell’architettura generale.

Già dalla sua origine si trattava di una costruzione non originale, ma una ricostruzione di un edificio preesistente.

Gli elementi dominanti restano normanni ma non mancano tocchi di stili differenti, come l’ampio portico in stile gotico-catalano situato nel lato meridionale.

Cattedrale di Palermo storia, riassunto delle modifiche subite nei secoli.

Vediamo quali sono state le trasformazioni che sono state apportate al duomo:

  • La basilica fu restituita al culto cristiano nel 1072;
  • Ricostruzione dell’edificio normanno, tra il 1169 il 1185;
  • Anno della consacrazione della chiesa, 1185;
  • Ccostruzione dell’ampio portico in stile gotico-catalano, eretto intorno al 1465;
  • Costruzione della facciata sud-occidentale, secoli XIV-XV;
  • Realizzazione del gruppo di campanili in stile neogotico, tra il 1840 e il 1845;

Il sistema decorativo a tarsie laviche con motivi ornamentali di gusto islamico che ricopre i muri esterni della cattedrale e le absidi è in buona parte quello originale del XII secolo.

Cattedrale di palermo

Cattedrale di Palermo interno.

Addentrandoci in questo luogo di culto non possiamo fare a meno di notare le tombe reali poste negli angoli.

Originariamente si trovavano nel coro poichè una delle funzioni principali per cui è stata costruita la cattedrale di Palermo è quella di tempio funerario.

Ad oggi sono state spostate in un angolo per poter celebrare meglio la funzione religiosa.

Le tombe appartengono a re e imperatori Siciliani e sono sepolti in sarcofagi custoditi da monumenti di grandissimo valore artistico.

Sono molte e sono pregevoli le bellezze artistiche custodite nel duomo. Tra le tante, sopratutto di epoca rinascimentale vi è la cappella del Sacramento, con un prezioso ciborio secentesco in lapislazzuli.

Tra i più importanti non possiamo non citare la famosa tomba di Santa Rosalia, tanto cara ai Palermitani.

Essa conserva i resti mortali della Santa Patrona della città racchiuse in una preziosa urna d’argento.

Non basterebbe tutto l’articolo per descrivere la quantità di forme d’arte presenti al suo interno, se vi trovate a Palermo non potete perdervi la visita della sua splendida cattedrale.

cattedrale di palermo

Cattedrale Palermo orari

Se volete visitare la cattedrale potete andare liberamente durante questi orari.

Dal lunedì al sabato dalle ore 7:00 alle ore 19:00       Domenica e festivi dalle ore 8:00 alle ore 13:00 e dalle ore 16:00 alle ore 19:00 ingresso libero

Se invece avete intenzione di visitare l’area monumentale (Tombe reali, Tesoro, Cripta):
Dal lunedì al sabato dalle ore 9:30 alle ore 17:30.

Se invece Cercate cattedrale di palermo orari delle Sante Messe questi saranno:

Dal lunedì al sabato ore 7:15, 18:00.
Domenica e festivi ore 9:00, 10:00, 11:00, 18:00

Webcam cattedrale Palermo

Si può visitare virtualmente l’esterno della cattedrale attraverso una webcam puntata sul duomo.

Vi basterà visitare questo indirizzo per poter vedere in diretta tutto quello che succede proprio nel cortile esterno della cattedrale

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La calzetta della Befana

La calzetta della Befana.

La calzetta della Befana 2020? Un week end Sicilia.

Sei alla ricerca della calzetta della Befana perfetta? Scegli un week end in Sicilia.

La “Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte col cappello alla romana viva viva la Befana” portando tanti gustosi doni ai bambini, e se quest’anno la calzetta befana fosse diversa? 

L’Epifania è la festa che conclude il periodo Natalizio, ma qual’ è la sua storia?

Epifania significato.

Il termine Befana prende la sua origine etimologica dal greco, nello specifico dalla parola epipháneia, il cui significato rimanda all’apparizione.

La figura della Befana nell’immaginario comune è rappresentato da dai lineamento molto marcati, mento aguzzo e naso lungo, che a cavallo della sua scopa, distribuisce, nella notte tra il 5 ed il 6 Gennaio, doni ai bambini.

Ma qual’è l’origine della festa della Befana?

In origine la Befana rappresentava simbolicamente dell’anno appena passato, un anno vecchio proprio come lei.

I doni, invece, rappresentavano dei simboli di buon auspicio per l’anno che sarebbe iniziato.

Nella tradizione cristiana, invece, la storia della Befana è strettamente collegata a quella dei Re Magi.

L’antica leggenda narra che, in una freddissima notte d’inverno, i Re Magi, Baldassare, Gasparre e Melchiorre, durante il lungo viaggio verso Betlemme, per arrivare da Gesù Bambino, perdendosi durante il tragitto, chiesero indicazioni ad una vecchietta che indicò loro il cammino.

I Re Magi così per sdebitarsi chiesero alla donna ad unirsi a loro, ma, nonostante le numerose proposte la vecchina rifiutò.

Una volta che i Re Magi se ne andarono, la donna si pentì di non averli seguiti e per il rimorso preparò un sacco riempito di dolci e si mise alla ricerca degli uomini, sfortunatamente senza alcun successo.

La vecchietta, ricca di doni bussò ad ad ogni porta durante il cammino, donando ad ogni bambino che incontrava dei dolcetti, nella speranza che uno di loro fosse proprio Gesù Bambino.

Epifania 2020.

La nostra proposta quest’anno è di cambiare il done della calza della Befana con un viaggio.

Quale meta per la prima vacanza 2020?

Palermo è la scelta per chi ama la cultura, il cibo, la natura ma soprattutto il mare.

La vacanza in Sicilia è capace di riscaldare cuore e pelle in ogni momento dell’anno. Come non approfittare di questi ultimi giorni di festa per volare nell’isola dei sogni?

Tutti gli eventi, gli itinerari consigliati o le manifestazioni che si terranno in questo preciso weekend, potrete scoprirle su un sito molto conosciuto nel panorama siciliano cliccando qui.

Vacanza Sicilia.

Lasciatevi coccolare dal fantastico cibo, dai meravigliosi ed imponenti monumenti, dalla sua storia multietnica, da Palermo mare.

Vivete la tradizione di una terra che vi lascerà senza fiato.

Visitate il nostro sito per scoprire le offerte viaggi adatte a voi.

 

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cosa fate oggi

Cosa fate oggi? Che ne dite di una proposta golosa?

Se vi hanno chiesto cosa fate oggi la risposta è Festa del Cioccolato

Se non sapete cosa fate oggi siamo qui per darvi qualche suggerimento. Adorate la cioccolata fondente, a latte, bianca e in generale tutto ciò che riguarda il c h o c o l a t e? Allora la fiera del cioccolato è ciò che fa al caso vostro. Un nuovo evento a palermo prende forma la Festa del Cioccolato da giovedì 28 novembre a domenica 1 dicembre 2019 in piazza Verdi. Scoprite l’evento.

Perché nasce la Festa del Cioccolato?

L’evento è organizzato, in collaborazione del marchio Choco Amore, dall’Associazione Nazionale Cioccolatieri, la quale riunisce artigiani cioccolatieri di tutta Italia. Creatività e passione per il cioccolato artigianale spingono questi artigiani ad organizzare questa manifestazione nelle principali città italiane. L’obiettivo è quello di promuove la produzione e la lavorazione home made del cioccolato per promuoverne un uso responsabile e consapevole.

Cioccolato home made

L’evento è incentrato ad informare il pubblico sull’importanza del consumo del cioccolato home made. Forse non lo sapete ma a differenza di quello industriale quello artigianale, infatti, è privo di additivi, conservanti e zuccheri. In questo modo avrete l’opportunità non soltanto di appagare la vostra gola ma di anche di tutte le proprietà benefiche in esso contenute. Il cioccolato, infatti fa bene al cuore, accellera il metabolismo, ed è inoltre un antidepressivo e antiossidante.

Per non parlare poi del gusto. Se siete degli ottimi degustatori e adorate assaporare i sapori veri originali e profondi allora non potete rinunciare a questo evento. Il fatto che questi prodotti siano prodotti artigianalmente permette di mantenere in essi tutto il sapore e l’aroma originale del cacao.

Per cui che state aspettando? Approfittate di questa tappa a Palermo per scoprire tante golosità e l’arte creativa di questi maestri artigiani. Se abitate fuori porto contattate il nostro B&B e prenota subita una camera. Ci troviamo a due passi dal luogo della manifestazione.

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2 novembre festivo

2 novembre festivo a Palermo

Perchè i palermitani considerano il 2 novembre festivo?

Forse non tutti lo sapete ma i palermitani considerano il 2 novembre festivo perchè è il giorno i cui vengono ricordati e celebrati i defunti. Questo giorno è noto, infatti, come la “Festa dei Morti”. Il termine festa è ricondubile infatti alle pratiche che adulti e bambini svolgono all’occorrenza. La tradizione vuole che il 2 novembre nelle chiese vengano celebrate messe per i propri cari defunti e che ci si rechi, dopo, al cimitero portando fiori e preghiere. Il clima di festa prosegue poi comprando giocattoli ai più piccoli, facendo credere loro che erano stati portati la notte in dono dalle anime dei cari defunti, e comprando dolci particolari tipici della festa. Insomma la Festa dei Morti, seppur risale al X secolo, è un evento oggi ancora molto sentito. Scopriamolo insieme.

Storia e origini della festa

Diverse sono le ipotesi e l’origine della festa è piuttosto incerta. Sicuramente si tratta di qualche culto pagano, forse si pensa che sia nata sull’esempio di un rito bizantino. O potrebbe riferirsi a un evento biblico, quello del diluvio universale, da cui iniziarono a prendere forma delle sorte di celebrazioni in onore di Dio per aver eliminato le persone considerate cattive. Un’altra ipotesi potrebbe rifarsi alla tradizione celtica, la quale celebrava il 31 ottobre come l’ultimo giorno dell’anno, in questo giorno si pensava che il principe delle tenbre venisse a chiamare gli spiriti. Fu solo nel X secolo, grazie a Papa Gregorio II, che la festa viene definita è spostata al 2 novembre.

Dolci e piatti della festa

Come già detto la tradizione vuole, che in occasione della festa nonni e genitori comprino ai bambini giocattoli e dolci. I bambini, infatti, al mattino si svegliano e trovano i regali portati dai propri cari defunti. Oltre a giocattoli, i bambini palermitani trovano il cosiddetto “Cannistru”. Si tratta di un cesto contenete frutta secca, frutte e verdure di martorana (morbidi dolci di mandorle modellati), e i biscotti siciliani vari della tradizione. Per esempio le “ossa ri muorto”, i taralli ricoperti di zucchero, i “mustazzola”, i “tetù” e i “biscotti della regina”. Tra le altre cose ciò che spicca all’interno del cesto sono le cosiddette la “pupaccena” o i “pupi ri zuccaru”. Si tratta di statuette di zucchero indurito modellato e dipinto per riprodurre le figure tradizionali dei paladini.

La famiglia poi si riunisce a tavola per mangiare la nota “muffuletta”, un panino rotondo condito con olio sale pepe e acciughe (scopri questo pane ricetta).

Soggiorna a Palermo e scopri gli eventi palermo dedicati a questa festa per vivere insieme ai cittadini questa tradizione secolare.

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